Lavorare in spazi confinati rappresenta una delle attività a maggior rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Per questo motivo, la normativa italiana e le buone pratiche aziendali prevedono specifiche procedure e certificazioni per garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme. Gli spazi confinati, secondo il D.P.R. 177/2011, sono ambienti limitati in cui l'accesso è difficoltoso, la ventilazione naturale è insufficiente e possono essere presenti sostanze pericolose o atmosfere a rischio.
Cosa si intende per spazio confinato
Gli spazi confinati includono, ad esempio, cisterne, silos, serbatoi, pozzi, condotte e reti fognarie. Questi ambienti presentano pericoli specifici, tra cui la scarsità di ossigeno, la presenza di gas tossici, il rischio di incendio o esplosione, e la difficoltà di evacuazione in caso di emergenza.
Quali sono i requisiti normativi
In Italia, le attività in ambienti sospetti di inquinamento o confinati sono disciplinate principalmente da:
- D.Lgs. 81/2008 (Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro)
- D.P.R. 177/2011, che stabilisce i requisiti delle imprese e dei lavoratori che operano in spazi confinati
Il D.P.R. 177/2011 richiede che le aziende operanti in questi ambienti abbiano:
- Personale adeguatamente formato, con corsi specifici su rischi, tecniche di accesso e primo soccorso.
- Esperienza nel settore, dimostrabile tramite attività documentate.
- Dispositivi di protezione individuale (DPI) idonei e certificati.
- Procedure di lavoro sicure, con piani di emergenza, autorizzazioni all’accesso e valutazioni dei rischi aggiornate.
Le certificazioni necessarie
Per accedere e lavorare in uno spazio confinato, i lavoratori devono conseguire specifiche certificazioni, ottenute tramite corsi erogati da enti accreditati. In particolare:
- Corso per lavoratori in spazi confinati, della durata di 12 ore), che comprende teoria, pratica e verifica finale.
- Aggiornamenti periodici (ogni 5 anni), per mantenere la validità del titolo.
- Corso per l’uso di DPI di III categoria, come autorespiratori e imbracature.
Anche il datore di lavoro ha obblighi formativi, ed è responsabile della valutazione dei rischi e della predisposizione delle misure di prevenzione.
Le procedure operative
Prima di accedere a uno spazio confinato, è necessario seguire una serie di fasi ben precise:
- Valutazione dei rischi specifici, con sopralluogo e monitoraggio dell'atmosfera interna (livello di ossigeno, presenza di gas, temperatura).
- Procedura di sicurezza per l’accesso e la permanenza delle persone nei luoghi confinati, che definisca chi entra, per quanto tempo, con quali strumenti e DPI.
- Presenza di un preposto esterno, che monitori le attività e sia pronto a intervenire in caso di emergenza.
- Gestione delle emergenze, con procedure di evacuazione, comunicazione e soccorso;
- Se attività in subappalto, va effettuata la certificazione del contratto.
Operare in spazi confinati richiede non solo conoscenze tecniche ma anche una rigorosa organizzazione. La formazione, la certificazione e il rispetto delle procedure sono elementi essenziali per ridurre i rischi e tutelare la vita dei lavoratori. Le aziende che investono nella sicurezza in questi ambiti non solo rispettano la normativa, ma dimostrano un impegno concreto verso la responsabilità e la sostenibilità del lavoro. Scopri tutti i corsi Spazi Confinati organizzati da Pi.esse.